Quattro italiani su dieci non sanno di soffrirne

Un italiano su tre soffre di ipercolesterolemia e nel 40% dei casi non sa di soffrirne. Secondo l'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, tra il 2008 e il 2012, il 34% degli uomini ed il 36% delle donne sono risultati affetti da colesterolo alto.

L'alta concentrazione di colesterolo nel sangue è un disordine metabolico responsabile di alcune delle malattie cardiovascolari più comuni e diffuse, come l'aterosclerosi, l'infarto e l'ictus. È importante tenere sotto controllo il livello del colesterolo nel sangue e affidarsi, in caso, a specialisti competenti.

Quali sono i fattori che favoriscono questa patologia? È ereditaria?
L'ipercolesterolemia può avere una ragione di tipo ereditario cioè una predisposizione a produrne in eccesso. Ad ogni modo, parte del colesterolo presente nel nostro corpo deriva da ciò che mangiamo: se è vero che c'è una componente ereditaria, è altrettanto vero che molte abitudini alimentari possono contribuire ad aumentare i livelli di colesterolo anche in coloro che non sono geneticamente predisposti.
Riguardo ai sintomi che possono dare l'allarme di iperolesterolemia, trattandosi di una condizione insidiosa, il soggetto generalmente non se ne accorge tramite la sintomatologia classica. Nella maggior parte dei casi, il prelievo del sangue è l'unico strumento per rendersi conto del livello del colesterolo.

Qualche consiglio sulla prevenzione
Sarebbe indicato e consigliato assumere abitudini alimentari corrette in cui i grassi saturi (alimenti di origine animale) e il colesterolo siano ridotti.

1. incoraggiare il consumo di frutta e verdura. Assumere liberamente i derivati dei cereali (pane e pasta), i legumi (ricchi di proteine), 3 o 4 porzioni di pesce alla settimana, poca carne (soprattutto insaccati) e formaggi, cercando di avere sempre presente la quantità e la qualità degli alimenti consumati.

2. attenzione all'utilizzo dei condimenti: è necessario imparare a individuarli, a riconoscerli e capire quando potrebbero costituire fonti di grasso in eccesso.

3. esercizio fisico: è una delle poche abitudini salutari indispensabili per alzare i livelli di colesterolo buono e proteggere l'organismo dai rischi delle malattie cardiovascolare.

4. se necessario, ricorrere al Medico: nel momento in cui queste misure preventive non dovessero essere sufficienti, solo il medico o lo specialista potrebbero decidere di prescrivere al paziente una terapia farmacologia che consiste nell'impiego delle statine, efficaci nel prevenire gli eventi cardiovascolari.

Pertanto, una dieta corretta ed equilibrata accanto ad un sano stile di vita fatto di attività fisica e sport, possono ridurre il colesterolo anche se non in maniera illimitata. Esistono alimenti assunti quotidianamente che apportano colesterolo: basti pensare gli alimenti di origine animale come la carne, al latte e ai suoi derivati (burro e formaggio) oppure le uova. Un'alimentazione equilibrata può basarsi su frutta, verdura o olio extravergine di oliva, che non apportano colesterolo e anche su un largo consumo di pesce, il quale costituisce una fonte di grassi polinsaturi, quindi buoni. Si deve però stare molto attenti ai molluschi e ai crostacei che, al contrario, contengono una quantità di colesterolo piuttosto rilevante.

Sport & Salute: parere medico del dott. Lelio Morricone, responsabile Unità Operativa di Diabetologia e Malattie Metaboliche all'IRCCS Policlinico San Donato.